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Milano e Torino, un dualismo a metà tra gemellaggi e rivalità

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Milano e Torino, un dualismo a metà tra gemellaggi e rivalità: un asse di sfida e di collaborazione con precedenti illustri oltre alle Olimpiadi

Milano e Torino sono da sempre due città al passo con i tempi. Sviluppate economicamente, sempre pronte a far emergere idee e notevolmente inserite nel panorama europeo.
Si tratta di due metropoli che, nel corso degli ultimi anni, hanno saputo affermarsi in diversi ambiti.
Il capoluogo lombardo si è preso di diritto il merito di essere il traino economico dell‘Italia, che cerca di uscire dalla crisi con novità e con segnali non sempre incoraggianti.
Il capoluogo piemontese ha acquisito notevole fama dal punto di vista turistico, artistico e culturale.
Una delle leve che potrebbero aiutare il nostro Paese a rimettersi in modo è l’evento sportivo per eccellenza: le Olimpiadi.
Un tema spinoso, un terreno di scontro che ha visto al centro della contesa proprio le due città, ma alle battute finali è stata Torino a gettare la spugna non presentando la sua candidatura alle Olimpiadi 2026.
Infatti, da un lato c’era Torino, con i Comuni delle valli Olimpiche intenzionati a richiedere una manifestazione interamente organizzata in Piemonte in quanto non vi era la necessità di costruire da zero nuovi impianti. Dall’altra c’è Milano, che avrebbe voluto contare sulle strutture e sulle capacità di Torino per organizzare una kermesse condivisa a tre anche con Cortina d’Ampezzo.
Alla fine, il capoluogo torinese si è defilato lasciando spazio alla candidatura Milano – Cortina, la quale ora, per l’assegnazione dell’evento, ha come unica rivale Stoccolma.
Nonostante ciò è stato uno scontro fondamentale, l’ennesimo della storia dell’asse che unisce Milano eTorino, tra collaborazioni e battaglie.

Il rapporto negli ultimi anni

Negli ultimi anni, il rapporto tra Milano e Torino è stato ancora caratterizzato da rotture e da accordi.
Uno dei punti di contatto più recenti è stato sicuramente il Salone del Libro. Dopo aver fatto dietrofront su un possibile spostamento del Salone da Torino a Milano, il capoluogo lombardo ha tentato di lanciare un evento più potente di quello torinese. “Tempo di Libri” ha goduto dell’appoggio dei grandi editori, ma ciò non è bastato. La kermesse meneghina si è rivelata un flop, tanto che proprio i grandi editori hanno fatto ritorno a Torino.
Tra i contrasti più lontani, invece, c’è lo scippo del primato italiano nella moda. Nel 1935, a Torino, c’era infatti la sede dell‘Ente Nazionale della Moda, mentre nel 1950 nasceva Samia, il primo salone della moda italiana. Una serie di elementi che non sono bastati a Torino per mantenere la fama di punto di riferimento italiano della moda. Oggi è Milano, per le grandi firme, gli eventi e gli stilisti che vi lavorano.
Oltre alle controversie, però, non sono mancate le grandi collaborazioni. Nel 2007 è nato a Torino il festival Settembre Musica. Un evento esteso poi a Milano, che ancora oggi viene organizzato nelle piazze, nei parchi e nelle vie delle due città, che si chiama ora MiTo Settembre Musica.
Infine, un’altra grande novità è la fusione tra le banche delle due metropoli. Parliamo dell’unione tra Sanpaolo Imi e Banca Intesa, diventate una cosa sola il primo gennaio del 2007. È nata così Intesa Sanpaolo, il più grande istituto bancario italiano, con sede legale e amministrativa nel capoluogo piemontese.

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