Le carceri storiche di Milano: dal Rinascimento ai giorni nostri
Le carceri storiche di Milano, una storia che parte dal Rinascimento fino ad arrivare al giorno d’oggi. Scopriamo insieme di quali si tratta.
La Malastalla
La prima tra le carceri di Milano che viene citata nelle fonti storiche è la Malastalla. Fondata a fine Cinquecento con lo scopo di rinchiudere debitori, criminali e commercianti falliti, spesso venduti alla Repubblica di Venezia per diventare schiavi nelle galee. Diverso era il destino riservato ai nobili, i quali venivano rinchiusi presso le segrete del Castello Sforzesco, dove erano assistiti dai loro stessi domestici. Dai documenti che sono stati rinvenuti, sembra che la Malastalla fosse in gravi condizioni sia per l’igiene che per l’efficienza. Molti prigionieri cercarono di fuggire negli anni, senza successo, a causa delle torture crudeli inflitte dai carcerieri. Nel 1775, dopo una visita degli ispettori austriaci, che confermava il pessimo stato della struttura, fu demolita e la tortura abolita.
Istituto Marchiondi
Molto simile a una prigione, anche se non lo era, fu l’istituto Marchiondi, fondato nel 1841 da Paolo Marchiondi. Lo scopo dell’istituto era quello di aiutare gli orfani e la gioventù abbandonata di Milano. Si trattava dunque di un istituto per corrigendi, molto simile a un carcere minorile. Il complesso divenne noto per le molte punizioni inflitte ai piccoli ospiti, come ebbe modo di ricordare il pittore Giovanni Segantini, che vi visse per anni. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’edificio fu abbattuto, mentre l’istituto venne trasferito a Baggio.
San Vittore
Il più famoso tra le carceri di Milano rimane quello di San Vittore. Edificato nell’omonimo quartiere, verso la fine dell’Ottocento, dove si trovava un monastero cappuccino e una basilica, utilizzati come carcere per i patrioti italiani durante le Guerre d’Indipendenza. Con i suoi sei piani e le rose di passaggio destinate a un singolo detenuto, il carcere divenne in poco tempo uno dei più famosi d’Italia. Durante la Seconda Guerra Mondiale, a San Vittore vennero reclusi due personaggi noti: Mike Bongiorno e Indro Montanelli
credits: milanolife