Milano Porto di Mare, non solo una fermata della Metro!
Milano Porto di Mare è oggi conosciuta come la fermata della linea Gialla 3, ma in passato era molto di più.
La storia di Milano Porto di Mare giunge dai primi del novecento. Un progetto dell’ingegner Pirelli che basandosi su dei tracciati degli antichi romani puntava ad uno scalo per le navi che giungevano dal Naviglio Grande.
Buona l’idea del Porto di Mare secondo il Comune, ma per la realizzazione si aspettò fin dopo la fine della prima guerra mondiale; un modo questo anche per dare lavoro a chi tornato dalla trincea non aveva più nulla.
Avvenne così che tra il ’19 ed il ’22 gli operai diedero vita ad un totale rinnovamento della zona; scavi che per decine di chilometri si allungavano tra verso Maleo, Maccastorna, Lodi e San Giuliano.
Milano Porto di Mare, una Milano che assomigliava a Venezia…
Quando tutto però sembrava andare bene ci fu un arresto brusco dei lavori protratto fino al ’36; in questa data il podestà portò alla riapertura del cantiere per alleggerire il traffico della Darsena.
In questa situazione un altro nome venne chiamato per ridare lustro al progetto, quello dell’ingegner Giuseppe Baselli. L’idea del Baselli fu radicale, spostamento del porto industriale in zona sud ed un canale di comunicazione fino al Naviglio Pavese; questo a sua volta poi si connetteva al Naviglio Grande e nel mezzo incrociava due darsene.
Ma tutto ciò non venne applicato subito, bensì solo nel ’72, quando la regione Lombardia iniziò i lavori. La vicenda durò una trentina di anni, fino al decreto di giugno 2000, quando il consorzio del canale Milano-Cremona-Po venne sciolto.
Da allora l’unica cosa che rimane del Porto di Mare è solo il suo nome.