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Pausa Urbana a Milano: nasce a Porta Volta una nuova piazza da 8.000 mq

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Riqualificazione dell’area di Porta Volta, dopo l’arrivo della M5 e della Fondazione Feltrinelli, ora è la volta dei terreni dell’ex centrale elettrica. Nel 2019 con Pausa Urbana a Milano l’area sarà totalmente aperta ai cittadini.

 

Di cosa si tratta?

«Pausa Urbana a Milano» sarà il nome della piazza di ottomila mq. Seimila a uso pubblico tra fontana, panchine e alberi, condurranno all’ingresso della palazzina liberty realizzata alla metà dell’Ottocento. Proprio qui nascerà la nuova sede dell’ADI, l’associazione italiana del disegno industriale, in attesa di una casa dagli anni Sessanta. Ma soprattutto la Galleria dei 350 Compassi d’Oro dal 1954 a oggi. Mentre Triennale e aziende del settore discutono sull’opportunità di un’altra collezione permanente con oggetti made in Italy.

 

Come sarà?

Una sorta di “giardino d’inverno” collocato nel corridoio centrale dell’architettura industriale. Sarà formato da tre navate e illuminato da una copertura a vetro. Uno spazio dedicato a eventi del Comune e aperto alla cittadinanza per la promozione della cultura di grafica e del design. Altre aree di Pausa Urbana a Milano saranno dedicate a bookshop, biblioteca e a un albergo da otto piani. Già realizzato anche un parcheggio interrato su tre livelli per circa 300 posti auto con accesso privato, che si concluderà con la riqualificazione dell’ultimo edificio della zona. A ricordare la natura “elettrica” di questi spazi di archeologia industriale resteranno tre mostri gialli. Si tratta di affascinanti trasformatori monofase d’inizio secolo. Simboli del passato che accoglieranno i visitatori della nuova galleria del design, già deposito ottocentesco dei tram a cavalli della Sao, Società anonima Omnibus, riconvertita dall’Edison nel 1896 a grande centrale termoelettrica dell’area di Porta Volta.

 

Iniziati i lavori

Della struttura di Pausa Urbana a Milano, oggi visibile rimarrà soltanto l’involucro liberty, le cui colonne portanti saranno potenziate con ghisa e rinforzi in fibra di carbonio. L’intervento di compensazione urbanistica sarà eseguito dall’Immobiliare Porta Volta, guidata da Vitaliano Borromeo, con direzione dei lavori dello Studio Archemi. Mentre la sede dell’ADI seguirà le idee degli architetti Bodini e Perotta. Diversamente il museo del Compasso d’Oro è figlio di un concorso vinto dal progetto «Arc-Adi», un’arca del design contemporaneo che seleziona i semi preziosi con cui costruire il futuro. L’ADI avrà una concessione per 35 anni. Negli spazi polifunzionali, il Comune potrà organizzare una grande mostra all’anno e almeno altri tre eventi di una settimana.

credits: corrieredellasera

@Clelia Mumolo

 

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