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Milano, la storia del cavallo di Leonardo
Il progetto del cavallo di Leonardo Da Vinci è stato realizzato concretamente solo cinque secoli dopo la sua ideazione
Nella Milano di fine Quattrocento, Ludovico il Moro chiese a Leonardo di realizzare un monumento equestre in onore del padre Francesco Sforza.
Il genio fiorentino lavorò al progetto per ben 11 anni, dal 1482 al 1493.
Nel 1482 Ludovico il Moro, Duca di Milano, propose a a Leonardo di costruire la più grande statua equestre del mondo. Il monumento sarebbe stato dedicando al padre, Francesco Sforza, fondatore della casata Sforza.
Il Cavallo di Leonardo
Inizialmente il cavallo doveva essere alto 7 metri e doveva essere fuso in bronzo, ma Leonardo riuscì a portare a termine solo un modello in creta, che, tra l’altro, andò perduto.
Il progetto subì diverse modifiche, ma sostanzialmente non venne mai realizzato perché nel frattempo, i Francesi, invasero il Ducato di Milano. Così Leonardo e Ludovico il Moro dovettero abbandonare la città.
Nel 1977, però, Charles Dent, un pilota statunitense collezionista d’arte e amante della scultura, decise di realizzare, a distanza di cinque secoli, il cavallo di Leonardo.
Il suo obiettivo era quello di realizzare la statua e regalarla alla città di Milano.
Purtroppo Dent non riuscì a vedere l’opera compiuta perché morì nel dicembre del 1994.
Il progetto però continuo grazie ai fondi dell’imprenditore americano Frederik Meijer e al lavoro della scultrice Nina Akamu.
Nel 1999 il grande cavallo in bronzo attraversò l’Oceano Atlantico e venne consegnato alla Città di Milano, che lo collocò nel cortile dell’Ippodromo della città.
Ci sono state molte polemiche sull’anonima collocazione di questa eccezionale opera.
Molti milanesi chiedono ancora oggi di spostare il cavallo di Leonardo nel cortile del Castello Sforzesco, oppure in un parco o in una grande piazza grande milanese, come quella di fronte alla Stazione Centrale.
Nonostante ciò, a circa vent’anni dell’arrivo della statua, non è stato ancora individuato un posto che valorizzi la magnificenza di quest’opera che esalta il genio di Leonardo.
Credit photo: urban file blog