Alla scoperta della “Versailles” di Milano: Villa Arconati
Dalla Regia Villa Arconati al progetto di restauro, verso una “Nuova Corte delle arti creative e contemporanee”
Tra le Ville di delizia milanesi, Villa Arconati rappresenta un patrimonio di grande valore storico, culturale e architettonico.
La Villa – che oggi insieme al suo Giardino è sede di Fondazione Augusto Rancilio – sorge nel Parco delle Groane, area protetta che si estende per oltre 3.000 ettari a nord di Milano. Questa è caratterizzata da estese brughiere, tra le ultime a sopravvivere intorno alla metropoli. Precisamente nella frazione di Castellazzo di Bollate, a 5 Km a nord di Milano, lungo la S.S.Varesina, tra Bollate, Garbagnate e Arese.
Conosciuta anche come “Castellazzo”, data la preesistente cascina fortificata medievale da cui trae il nome, è considerata una versione italiana della Versailles di Luigi XIV.
La Villa oggi…
La Villa oggi si presenta nella struttura così come era stata completata dalla Famiglia Arconati col finire del XVIII secolo. L’epoca d’oro di Villa Arconati si intreccia con la vita di diverse generazioni della Famiglia Arconati, che per due secoli fu proprietaria e anima del Castellazzo, precedentemente appartenuto al Marchese Guido Cusani.
…e nel Seicento
Nel Seicento diviene luogo d’ arte e cultura. L’imponente giardino con i suoi teatri e giochi d’acqua, è stato da sempre uno dei luoghi di attrazione della Villa, preservando una rara testimonianza in Italia di giardino alla francese.
Il Teatro di Diana, dotato di arditi meccanismi idraulici, mostrava l’intera gamma di tipologie dei giochi d’acqua distribuiti nel giardino. Ai piedi del Teatro di Andromeda, una pavimentazione a mosaico offriva lo scherzo di tanti piccoli zampilli che partivano da terra. Il Teatro di Ercole celebra l’elemento maschile, la stirpe Arconati.
Il palazzo è composto da settanta sale, tra le quali spicca l’incantevole Sala da Ballo decorata con stucchi e dorature, l’artistica Sala dei Ricevimenti o sala di Fetonte con gli affreschi trompe l’oeil dei Fratelli Galliari e il Salone del Museo con la scultura classica originale di Tiberio.
La Villa presenta ancora alcune sale intatte come quella della musica, la biblioteca, la camera da letto gialla e la sala da ricevimento.
La Villa e il Giardino: Fondazione Augusto Rancilio
Dai primi anni ‘90 inizia un nuovo corso: la Villa e il Giardino, acquisiti dalla società Palladium Group insieme ad altri soci, nel 2011 divengono sede di Fondazione Augusto Rancilio, oggi impegnata in un importante progetto di recupero e riconversione culturale della struttura. Nel 2009 iniziano i lavori di restauro conservativo del complesso, attraverso interventi modulari su Villa, Giardino e Borgo.
Inoltre, la Fondazione Augusto Rancilio promuove e sostiene una serie di attività volte al sostegno delle arti plastiche, dello spettacolo e della musica dal vivo. Offre, infine, la possibilità di affittare alcuni ambienti di Villa Arconati per Eventi privati. Il ricavato di tutte le attività promosse o ospitate viene devoluto interamente per il progetto di recupero e valorizzazione di Villa Arconati. Qui, annualmente, viene organizzato il Festival Di Villa Arconati, in programma proprio in questo periodo.
Info utili
Villa Arconati è aperta al pubblico. Le giornate di apertura consentono di visitare – da maggio a ottobre – l’intero giardino monumentale e le sale del palazzo, in parte autonomamente e in parte con visita guidata. Per le visite autonome l’orario di riferimento va dalle 10.30 alle 18.30 al costo di 5 euro. Mentre, per le visite guidate al piano nobile è possibile partecipare ad orari fissi alle ore 11, 14.30, 16, 17.30 al costo di 8 euro.
Se volete maggiori info sulla Villa, vi consiglio di visitare il sito ufficiale dedicato.
Clelia Mumolo
(credit foto: SiViaggia)