Di dov’è Diabolik? Di Milano, ovvio!
Di dov’è Diabolik? Di Milano, obviously!
Ideato da Angela Giussani è uno dei fumetti che ha avuto maggior successo negli anni Sessanta.
La sua creatrice che abitava vicino a Cadorna disse di avere avuto l’idea per dare ai pendolari una lettura leggera e veloce per i loro brevi viaggi in treno. Il primo numero uscì nel 1962 col titolo “Il re del terrore”. Quindi… Di dov’è Diabolik? Di Milano, obviously!
La storia
Personaggio immaginario, Diabolik è entrato nelle vite degli italiani con entusiasmo. Di ispirazione francese, questo geniale ladro nacque nel 1962 al fine di rilanciare il fumetto nero in Italia. La copertina del primo numero della serie rappresentava una donna in primo piano che urlava di terrore e riportava termini come “brivido”, “diabolico” e “terrore” oltre alla dicitura «per adulti». Si decise inoltre d non contestualizzare in maniera precisa e riconoscibile le storie ma ambientarle in un mondo immaginario con scenari indefinibili e perciò molto è lasciato nell’indeterminatezza e molte domande sono lasciate senza risposta come le origini stesse del personaggio che verranno raccontate solo nel 1968 dopo ben 107 numeri nell’albo “Diabolik chi sei?”.
Relativamente alla scelta del nome, nel febbraio 1962 uscì il film Totò diabolicus diretto da Steno; il film è precedente all’esordio di Diabolik nelle edicole (novembre 1962) pertanto non è da ritenersi una parodia del genere ma più probabilmente si ispirava a un vero fatto di cronaca avvenuto a Torino nel 1958 e nel quale un misterioso assassino lasciò sul luogo del delitto una lettera nella quale si firmava Diabolich.
Probabilmente l’assassino si era ispirato a sua volta al romanzo del giallista Bill Skyline (alias Italo Fasan) dal titolo “Uccidevano di notte” e il cui protagonista si faceva chiamare Diabolic (senza l’acca finale).
Nel 1962 le sorelle Giussani battezzarono “Diabolik” il loro personaggio oscuro e amante della sfida proprio come il misterioso assassino di Torino. Per i tratti di Diabolik la Giussani prese spunto dall’attore Robert Taylor.
Carmen Terrazzino
(credit foto: mondofox – credit vari: wikipedia)