Il fiume Ticino, tra storia, geografia e letteratura
Il fiume Ticino è stato da sempre di importanza fondamentale per la Lombardia e non solo.
Il fiume Ticino prende i natali in Svizzera, si tuffa quindi nel lago Maggiore ed infine nel Po. Il tragitto italiano inizia appena fuori dal lago Maggiore, attraversando il ponte di Sesto Calende.
Il Ticino ha diversi emissari, tra cui il Canale Regina Elena nel novarese, e i Canali Villoresi e Industriale, quest’ultimo conosciuto anche come Vizzola. Il Villoresi è in terra lombarada come l’Industriale; sul Vizzola bisogna aggiungere essere artificiale e creato per la produzione di energia elettrica a inizio novecento.
Il Ticino giunge dunque ad Abbiategrasso, e in un secondo momento al Ponte di Barche di Bereguardo. Scende quindi ancora più a sud verso Pavia, e confluisce a Linarolo sotto il Ponte della Becca con il Po.
Attorno al Ticino sono nate tante cose. Non si può non parlare del Parco del Ticino, vista la sua importante biodiversità e le piacevoli passeggiate che le famiglie sono solite farci. Ed in ultima istanza è necessario chiosare con quelli che il Ticino l’hanno reso immortale. Parliamo di D’Annunzio nella sua “La Muta” e Manzoni nel “Marzo 1821”.
Insomma, il Ticino non è solo un fiume, bensì un tracciato dove storia e cultura si intrecciano in un unico percorso.