Milano: un nuovo grattacielo per aprire il naviglio di via Melchiorre Gioia
A marzo 2018 un referendum vedrà i cittadini di Milano accettare o meno lo sforzo economico per aprire il Naviglio di Via Melchiorre Gioia. Ma perché non finanziare una parte del progetto con gli investimenti di un nuovo grattacielo?
Mentre si avvicina il momento per dire la propria nel referendum per l’approvazione dell’apertura del Naviglio di via Melchiorre Gioia l’amministrazione comunale partorisce idee. Nello specifico si parla di recuperare fondi per le prime cinque tratte per un costo di centocinquanta milioni di euro.
Tra le ipotesi vi è quella di recuperare una decina di milioni dagli oneri di urbanizzazione del terreno in Garibaldi-Repubblica. La base d’asta cui parte la zona di 32k metri quadri è di quasi ottanta milioni; la maggior parte però di questi fondi saranno indirizzati al piano periferie.
Proprio quindi dalla spesa dei primi oneri di urbanizzazione sarà possibile in teoria almeno aprire la prima tratta di 850 metri da Cassina de’ Pomm a via Carissimi. A questa apertura comunque verrebbe incontro una conseguente eliminazione dei parcheggi limitrofi lasciando comunque invariato il traffico a due corsie.
Vi è in gioco poi un diritto di prelazione da parte di Coima e Deoris, operatori che hanno riqualificato la zona. Quindi la chiusura d’asta avvenuta a inizio novembre potrebbe aver avuto rilanci con ulteriori incassi da parte di Palazzo Marino.
Nel bando inoltre vi è la previsione di aperture di terziari e complementari per chi prenderà possesso degli spazi. Parcheggio pubblico sotterraneo, parcheggi pertinenziali, bonifica e architettura della zona vagliata da parte del comune vista la specificità dell’area.
Non rimane dunque che attenderà l’esito del referendum, dove se vincerà il sì i dieci milioni reperiti saranno un appunto di capitale dell’intero progetto. Come si suol dire.. chi ben inizia.. è a metà dell’opera. Vi terremo aggiornati.