Milano, gli automobilisti bloccati nel traffico circa 2 giorni all’anno
Il traffico è uno dei simboli di Milano, uno stereotipo consolidato in tutta Italia per identificare il capoluogo lombardo.
A confermare la fama di Milano come città trafficata ci hanno pensato il TomTom traffic Index e l’Inrix, che hanno sottolineato una situazione quasi drammatica per coloro che decidono di spostarsi in auto tra la città e l’hinterland.
I raccordo delle tangenziali e delle provinciali, ma anche le vie cittadine, mostrano seri problemi di smaltimento del traffico, con i tempi di percorrenza dei tragitti che vengono aumentati vertiginosamente.
I picchi più evidenti sono visibili, durante la settimana, il lunedì mattina e il venerdì sera, con i percorsi degli automobilisti che vengono effettuati rispettivamente impiegando il 59% e il 52% in più del tempo necessario (se le carreggiate fossero parzialmente o interamente vuote).
Milano è una delle aree più congestionate d’Europa e, a livello mondiale, si piazza al 59esimo posto per quantità di traffico. Spiccano ovviamente le megalopoli, con Città del Messico e Rio de Janeiro al vertice.
Tra le italiane, superano in graduatoria il capoluogo lombardo solo Roma e Napoli, che mostrano addirittura segni di peggioramento.
Peggiora anche Torino, che però si mantiene saldamente alle spalle di Milano.
Nonostante i risultati ancora da migliorare, i dati di TomTom Index mostrano i grandi progressi di Milano, che, negli ultimi sei anni, è passata dall’undicesima alla quarantesima posizione tra le città più congestionate d’Europa.
Progressi dovuti al potenziamento dei mezzi pubblici, in particolare della metropolitana, sempre più utilizzata dai milanesi per i propri spostamenti.
Resta ancora molto da fare, ma la strada imboccata dalle amministrazioni comunali che si sono susseguite pare essere quella giusta: a piccoli passi, Milano sta cercando di limitare i suoi problemi di viabilità, che oggi costringono gli automobilisti a passare, bloccati nel traffico, un tempo totale di due giorni all’anno.
Numeri ancora troppo alti, che potranno essere solo migliorati in futuro.
(foto www.lifewired.it)