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Un proverbio milanese per ogni mese dell’anno
Il 2020 è iniziato da pochi giorni, ma da secoli la saggezza popolare continua a tramandare proverbi: sapevate che c’è un proverbio milanese per ogni mese dell’anno?
La saggezza popolare ci ha lasciato in eredità un proverbio milanese per ogni mese dell’anno.
Oggi, però, specialmente chi vive in città non li conosce. Ma le persone anziane e i pochi contadini che abitano nelle campagne e in montagna li ricordano molto bene.
Vediamo quali sono questi proverbi in dialetto milanese legati alla natura e alle stagioni.
Il proverbio di gennaio recita: “Genar polverent, pocca paja e sossen forment”. Si tratta di un tipico detto contadino che vuole intendere che, se si vuole avere un buon raccolto, quando il grano spunta dalla terra non deve piovere.
Per il secondo mese dell’anno, invece, vige il detto “El dì de San Bias se benediss la gola e el nas”. Secondo la tradizione, se il giorno in cui si festeggia San Biagio, ossia il 3 febbraio, si mangia un po’ di panettone aperto il giorno di Natale, si previene il mal di gola e il raffreddore per tutto l’anno.
Passiamo ai mesi primaverili
Il detto per il mese di marzo dice che “Marz l’è fioeu d’ona baltrocca; on dì el pioeuv, on dì el fiocca, on dì el tira vent, on dì el fa bell temp”. Il proverbio vuole sottolineare l’incostanza di questo mese considerato da tutti pazzerello a causa del tempo instabile.
Per la celebrare la piovosità di aprile, una manna per i campi, ci sono due proverbi. Il primo recita “April pioeuva pioeuva, che faremm gross la coeuva”. Il secondo dice “April piovos, ann ubertus”.
Poi è la volta di maggio, ritenuto il mese più bello dell’anno. Infatti il proverbio dice: “Magg l’è el mes di fior, di asen che vann in amòr, propri l’è el puù bell e tutti ghe fan l’onor”.
Il detto per il mese di giugno è legato all’agricoltura e alla capacità dei contadini di valutare le condizioni metereologiche offerte dalla natura. Il proverbio recita: “Quand che San Peder el ven, o l’è paja o l’è fen”.
“Luj, la tera la buj, anche se, venticinqu San Giacom, ventises Sant’Anna e ventisett el diluvi”. Questo detto vuole dire che, a luglio, nonostante il caldo possono arrivare violenti e improvvisi temporali.
Il proverbio riguardante il mese di agosto dice: “La prima acqua d’agost la porta via on sacch de pures e de mosch”. Ciò significa che le prime pioggie di agosto ci liberano da insetti fastidiosi come pulci e mosche.
Sempre legato alla possibilità di abbondanti pioggie è il detto per il mese di settembre. Il proverbio recita: “Settember el porta i pont o el suga tutt de capp a fond”.
Poi arriva l’autunno
Il mese di ottobre, invece, è il protagonista di ben due proverbi. Il primo recita: “El so de ottober a la mattinna el regoeuj i bacchit e dopo mezzdì jè brusa”. Il detto vuole sottolineare come il sole del mattino non riscalda, mentre nel pomeriggio fa sentire il suo calore. L’altro proverbio dice che “Se fà bell el dì de San Gall, el fà bell finn’a Natall”. SanGallo si festeggia il 16 ottobre.
Anche il proverbio del mese di novembre è legato alle condizioni metereologiche. Il detto dice che “A San Martin l’inverna l’è visin, a Santa Caterina ven la nev e poeu la brina, a Sant’Andreja monta el frecc in cardeja”. Ricordiamo che, nell’ordine, San Martino è l’11 novembre, Santa Caterina il 25 e Sant’Andrea il 30.
Infine, c’è dicembre, l’ultimo mese dell’anno. Anche questo mese conta due detti. Il primo recita “La fiocca desembrina per trii mes la confinna”. Ciò vuole significare che dicembre è il mese ideale perché la neve caduta duri a lungo sui campi e sui monti. L’altro proverbio dice che “La nott de Santa Lusia l’è la pussèe curta che ghe sia”, ovvero la notte di Santa Lucia, il 13 dicembre, è la notte più corta che ci sia.
Dunque, tra le tante curiosità legate alla nostra città, abbiamo visto come ad ogni mese dell’anno è legato un proverbio milanese.
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