La storia del Lazzaretto di Milano, dai Promessi Sposi fino ad oggi
Il Lazzaretto di Milano nacque nella metà del ‘400 e passò alla storia, tra le tante cose, anche per essere stato citato da Manzoni ne i Promessi Sposi.
Come dicevamo poc’anzi il Lazzaretto di Milano nacque nel 1400 per mano di Cairati e Palazzi, banchieri milanesi che volevano adibire la struttura per gli appestati e i lebbrosi. La zona precisa che potremmo riconoscere oggi è quella di Porta Venezia, la Porta Orientale.
Inutile dire che volgendo la peste al peggio, il Lazzaretto di Milano dopo poco vide brulicare moltissime anime. A suo tempo ad occuparsi della struttura e dei malati erano uomini e donne di chiesa con il beneplacito del Cardinale di Milano.
Per dare una idea di cosa fosse in termini di grandezza l’ospedale antico, s’immaginino quasi trecento stanze. Un portico con cinquecento arcate, un recinto di forma quadrata, un ingresso univoco e un fossato contro i malintenzionati.
Purtroppo essendo le malattie dell’epoca falcidianti, il Lazzaretto di Milano non riuscì a reggere all’ondata di malati. Tant’è che dopo l’epidemia del seicento la struttura venne riadattata a scopi militari.
L’edificio poi nel 1797 ospitò la Cavalleria di Napoleone e in seguito ancora una fabbrica di canoni. Adibito poi a condominio per le famiglie non abbienti, a fine ‘800 il complesso venne acquistato dalla Banca di Credito Italiano; questa praticamente lo demolì.
Ad oggi di questa struttura rimane solo la chiesa di San Nicola; a durare forse di più però è la memoria del bene che quel luogo ha procurato.