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Castello Sforzesco di Milano perde pezzi: lavori di restauro in vista!

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Dopo le Torri del Filarete e del Carmine, oggi sono altre le zone del Castello Sforzesco di Milano ad aver bisogno urgente di un restauro. Vediamo insieme quali sono.

La Torre del Carmine dopo il 2016

La mattina del 3 giugno 2016 i milanesi si svegliano con una brutta sorpresa. Il Castello Sforzesco di Milano, uno dei simboli per eccellenza della città, perdeva pezzi. In seguito al distacco di un coppo e una trave di sostegno, cade una cascata di tegole dalla Torre del Carmine. I vigili del fuoco transennano la zona e nessun ferito fortunatamente aggrava la già triste situazione. Nei mesi seguenti, la struttura è messa in sicurezza con lavori di restauro, e al momento non presenta problemi evidenti.

Il castello oggi: la Torre del Santo Spirito

Purtroppo però, oggi le transenne attorno al castello sono molte di più. Se la situazione della Torre del Carmine è stabile, altrettanto non si può dire di altre parti del complesso monumentale meneghino. La fila di transenne davanti alla Torre del Santo Spirito, sul lato opposto, la dice lunga sullo stato in cui versa la costruzione.
Sono mesi che la zona è interdetta al pubblico, e dal basso sono facilmente visibili i danni causati dal tempo. Un elemento che testimonia simbolicamente la criticità della situazione è il biscione meneghino, che ha perso la sua coda. Inoltre schiere di mattoncini rossi danneggiati sono visibili camminando a lato della torre.

Il restauro

Dopo le ristrutturazioni delle pavimentazioni e della Torre del Filarete in occasione di EXPO, è toccato alla torre pericolante del 2016. Ora l’inizio dei lavori dovrebbe interessare anche Santo Spirito. Il restauro si incentrerà sulla pulizia e messa in sicurezza della struttura. I lavori hanno una durata prevista di 7 mesi e cominceranno subito dopo la gara d’appalto. Per questa impresa è stato stanziato circa 1 milione di euro.

La Ponticella di Ludovico il Moro

Ma questa purtroppo non è l’unica zona del Castello Sforzesco di Milano avvolta nella rete arancione. Da un mese un’altra area rischia di “mettere in pericolo” i passanti, sul lato opposto alla Torre del Santo Spirito. Si tratta della Ponticella del castello, una delle punte di diamante del complesso.
Voluta da Ludovico il Moro e attribuita per tradizione al Bramante, la Ponticella ospita un portico e le Salette Nere. Sono chiamate così dallo stesso Duca di Milano in alcune lettere, in lutto dopo la morte della moglie Beatrice d’Este. Sfortunatamente della decorazione pittorica originale, commissionata dal Moro stesso a Leonardo, non è rimasta alcuna traccia. Durante i restauri di Luca Beltrami di fine Ottocento sono stati eseguiti dei graffiti lungo il porticato, visibili ancora oggi.
Oggi questo gioiello sta perdendo la sua lucentezza, e urge un intervento di restauro per salvaguardare la sua integrità strutturale. Anche qui sono chiaramente visibili dal basso i coppi danneggiati e in procinto di cadere. Per queste ragioni, ai passanti è vietato il transito nella porzione di strada direttamente sotto al tetto pericolante. I milanesi sperano che anche qui i lavori comincino il prima possibile.

L’orgoglio di Milano

Il Castello Sforzesco di Milano costituisce una delle attrazioni turistiche principali del capoluogo meneghino. In ogni torre e stanza si respira la storia delle grandi famiglie che in passato hanno plasmato la città. Dai Visconti agli Sforza, dal dominio spagnolo agli Asburgo. La fortificazione sopravvive e rinasce dalle sue ceneri in molte occasioni, dando prova della sua resistenza agli eventi esterni.
Al 1447 risale la sua totale distruzione sotto la Repubblica Ambrosiana. Senza contare la parziale demolizione in epoca napoleonica e i danneggiamenti dovuti alle continue schermaglie tra francesi, milanesi e germanici. Nonostante tutto questo, oggi possiamo continuare ad ammirarlo, anche se non in tutto il suo splendore. Ma siamo sicuri che il “Castell Sforzesch de Milan” riuscirà ancora una volta a tornare quello di un tempo.

Chiara Savi

(credit foto: milano castello)

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