Slitta l’apertura della metropolitana M4 a Milano
La metropolitana M4 a Milano aprirà con 10 mesi di ritardo rispetto al progetto originale. La consegna è prevista per il 2023.
Durante l’ultimo weekend di maggio il cantiere è stato aperto al pubblico, e i visitatori hanno potuto vedere le talpe al lavoro. L’Open Day è stato organizzato a Ronchetto sul Naviglio, all’estremità sudovest della città. Sarà proprio Ronchetto una delle due estremità della nuova linea blu della metropolitana. Sono visibili nel cantiere le due TBM più piccole, del diametro di 6 metri e mezzo.
La tratta ovest dell’M4
Le talpe cominceranno presto a scavare nella tratta ovest della metropolitana M4 a Milano. In particolare, i lavori interesseranno la zona compresa tra via Lodovico il Moro e via Martinelli. Le talpe rimarranno in funzione circa un anno, fino a raggiungere via Solari.
Come spiegato Marco Granelli, assessore alla mobilità, i lavori inizieranno in questi mesi, tra giugno e luglio. “Le stazioni sono pronte a ricevere le due TBM. Noi consideriamo di mantenere i tempi e di lavorare per avere per il 2022-2023 tutta la linea M4 aperta”, continua Granelli.
È quindi questo il cronoprogramma aggiornato, confermato da Fabio Ferragni, presidente di M4 spa. La prima apertura dell’intera linea era prevista per aprile 2022, ora la data è slittata di 10 mesi. Lo stesso anno apriranno in ogni caso alcune tratte, come Linate-Forlanini Fs, Linate-Dateo e Linate-San Babila.
I lavori
Per ragioni di sicurezza le due talpe partiranno a circa un mese di distanza l’una dall’altra. I due mezzi scaveranno due tunnel di circa 300 metri. È previsto un avanzamento di circa 15-20 metri al giorno. Nel 2019 partiranno poi altre due talpe che scaveranno nella zona del centro città, partendo da piazza Tricolore. Per il funzionamento di una talpa saranno impiegati circa 80 uomini, per un totale di 160.
Gli investimenti
L’investimento economico complessivo è di 313 milioni di euro, di cui ben il 20% verrà utilizzato per aumentare la sicurezza nei cantieri. Circa la metà delle risorse verrà fornita dal Comune di Milano, mentre circa 128 milioni saranno a carico dello Stato.
Chiara Savi