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Olimpiadi invernali 2026 a Milano, Malagò continua a spingere

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Olimpiadi invernali 2026 a Milano? È possibile! Ecco gli ultimi aggiornamenti.

Ebbene sì, non è uno scherzo. Malagò, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), continua a spingere per l’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Milano. Dopo la rinuncia di Sion il capoluogo meneghino sembrerebbe essere in testa.

Italia e Svizzera

Per ora le contendenti italiane rimangono tre: Torino, Milano e Cortina d’Ampezzo. Il Bel Paese è tornato in corsa a pieno titolo dopo la rinuncia da parte della svizzera Sion. In seguito all’esito negativo del referendum elvetico, la Svizzera si è trovata infatti costretta a ritirare la propria candidatura. Qui è da ben settant’anni che non si svolgono più le Olimpiadi, a causa di ben dieci referendum popolari di esito negativo.

Dunque l’Italia guadagna terreno, battendo la rivale più accanita. Intanto, per Milano spingono anche Sala e Fontana, rispettivamente sindaco di Milano e governatore della regione Lombardia. Per Cortina parteggia il governatore leghista Zaia mentre a Torino troviamo la sindaca pentastellata Appendino e il governatore Chiamparino. Malagò sembrerebbe propenso a scegliere Milano, tanto da parlare anche di un eventuale ticket con Saint Moritz.

La decisione definitiva

Durante l’incontro col sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Giancarlo Giorgetti, Malagò ha presentato il cronoprogramma delle candidature alle Olimpiadi invernali 2026. Ora, afferma il presidente del CONI, è importante prendere una decisione in tempi brevi. La candidata italiana ufficiale verrà scelta ufficialmente entro il 10 luglio, in occasione del Consiglio Nazionale.

“Al sottosegretario Giorgetti ho riferito lo stato dell’arte in merito alle candidature italiane per le Olimpiadi invernali del 2026. Fino a quando non c’è una posizione del governo su questo tema, il mondo dello sport è fermo. Al sottosegretario tuttavia ho fatto presente che il tempo limite è tra giugno e luglio. Bisognerà poi presentare un dossier alla sessione del Cio di Buenos Aires a ottobre. Il 10 luglio c’è la dead line del consiglio nazionale e l’auspicio è che non sia il mondo dello sport a dover scegliere. Potrebbero subentrare questioni affettive e campanilistiche fra le tre-quattro candidature avanzate, e la speranza è che non ci sia uno scontro fratricida”, afferma Malagò.

Milano sembrerebbe dunque essere una delle favorite tra le città in lizza per le Olimpiadi invernali 2026. Oltre a Torino e Cortina ci sarebbe una quarta linea proposta da Malagò, cioè la possibilità di un asse Torino – Milano. Tale unione sarebbe anche la strada più semplice per mantenere unita l’alleanza gialloverde. Ora bisognerà solo attendere gli sviluppi del 10 luglio.

Chiara Savi

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