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Gerolamo Cardano, l’interpretazione dei sogni tra storia e magia!

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Chi era Gerolamo Cardano e di cosa parla la sua teoria dei sogni? Precursore della psicanalisi freudiana o ciarlatano eretico?

La vita

Gerolamo Cardano, figlio di Fabio Cardano illustre medico milanese e di Clara Micheria, nasce a Pavia il 24 settembre 1501. I genitori non sono coniugati e così Gerolamo, per scelta materna, viene dato alla luce di nascosto. Appena nato per sfuggire alla peste che dilagava per tutta la città viene portato a Moirago. Nel 1504 giunge a Milano, dove inizialmente vivrà con la madre e la zia Margherita. Qualche tempo dopo, i Cardano decidono di convivere e così la famiglia va ad abitare in via Arena.

Fin da bambino Gerolamo mostra grande spirito di osservazione e una fervida immaginazione. In questi anni la famiglia cambia casa più volte, alla fine si stabilisce presso un parente “vicino al mulino dei Bossi”. Gerolamo Cardano impara grazie all’attenzione paterna a leggere e scrivere, la matematica e “alcune nozioni occulte”. Mentre dalla madre gli viene trasmessa la passione per la musica, che amerà per tutta la sua vita.

Gli studi universitari e le prime premonizioni

Nel 1520 si iscrive all’università di Pavia, alla facoltà di Giurisprudenza, su consiglio del padre. Ed è proprio in questo periodo che gli interessi verso l’occulto iniziano a emergere. Nel 1521 compra da uno “sconosciuto” un Apuleio in latino, lo legge durante tutta la notte e il giorno dopo è in grado di leggere e scrivere in latino. Quasi contemporaneamente impara nello stesso modo il greco, lo spagnolo e il francese. Decide così di abbandonare gli studi giuridici e si dedica agli studi filosofici e alla medicina. L’anno seguente però l’università di Pavia chiude i battenti per la guerra tra imperiali e francesi che infuria in tutta la Lombardia. Gerolamo Cardano si trasferisce a Padova dove nel 1524 consegue il bacellierato “in artibus“, cioè medicina e filosofia.

In questo periodo avverte i primi segni prodigiosi che lo fanno sempre più avvicinare al mondo dell’occulto

Sente un ronzio all’orecchio destro se parlano bene di lui, all’orecchio sinistro se ne parlano male. Nel 1526 si laurea in medicina a Padova e nel settembre dello stesso anno si stabilisce a Sacco (Saccolongo) per esercitare la professione. Finita la guerra si ristabilisca a Milano nella casa della madre ormai stanca e ammalata. L’Europa in questo momento storico sta manifestando un grosso interesse nell’ambito dell’occulto e lui stesso inizia a sentire attorno a sé uno “splendore” che lo protegge e lo aiuta.

L’arte medica e la matematica

Il 30 dicembre 1530 chiede di essere ammesso al Collegio dei fisici di Milano per poter esercitare la medicina, ma la domanda è respinta perché è illegittimo di nascita. Deluso torna a Sacco. Qui, nel corso di una malattia, sente la sua carne “odorare di zolfo, d’incenso e di altre sostanze”. È un segno premonitore e infausto del matrimonio. Poco dopo infatti conosce Lucia Banderini, che finirà per sposare. Nel giugno 1535, il Collegio dei Fisici, pur non accogliendolo tra i membri effettivi, gli consente di praticare l’arte medica.

Inizia a curare persone influenti di Milano tra cui la famiglia Borromeo e la famiglia di Francesco Sfondrati, uno dei cui figli diventerà papa con il nome di Gregorio XIV. Il 14 agosto 1539, grazie allo Sfondrati e ad altri amici, ottiene finalmente l’ammissione al Collegio dei Fisici di Milano. In seguito cambierà varie cattedre da Pavia a Bologna, attraversando momenti surreali e quasi oscuri della sua vita costellata di premonizioni.

La chiusura del Concilio di Trento e l’avvio della Controriforma

Segnano la fine delle illusioni rinascimentali di una religione capace di conciliare ermetismo magico e teologia. Il 6 ottobre viene arrestato dal Sant’Uffizio per eresia, resta in carcere 77 giorni e poi ottiene di commutare la prigione con gli arresti domiciliari versando una cauzione di 1800 scudi. Il processo che si risolve con una condanna mite grazie alla sua tarda età e alla sua grande fama come medico. Aveva previsto la propria morte per il 5 dicembre 1573 ma muore a Roma, dove si era trasferito dopo l’abiura, il 20 settembre 1576. Nonostante il suo desiderio di tornare a Milano, fu sepolto a Roma a causa della pestilenza insorta nella città meneghina. A oggi non è noto dove sia la sua tomba.

 

La teoria dei sogni

È l’unico libro di Gerolamo Cardano presente sul mercato editoriale in un’edizione tradotta e commentata. Il titolo completo dell’opera, pubblicata per la prima volta nel 1562, è Synesiorum somniorum omnis generis insomnia explicantes libri IIII. Il riferimento al libro di Sinesio è dovuto in parte al taglio “spirituale” dell’opera, ma più probabilmente è stato determinato da ragioni ecclesiastiche. Sinesio di Cirene era infatti un pio vescovo, apprezzato dai Padri della Chiesa per le sue Omelie.

Si tratta di un’esposizione analitica, condotta con una logica molto serrata, quasi da ingegnere, della quale Gerolamo Cardano si vanta dicendo che si tratta della prima sistemazione esauriente dell’argomento. In seguito l’opera assume un carattere più enciclopedico, una specie di manuale di consultazione per coloro che intendono avventurarsi nella difficile arte dell’interpretazione dei sogni.

I quattro generi

Lo scritto inizia proprio da questa fondamentale distinzione dei sogni secondo quattro generi. Questi quattro generi si distinguono in base alle loro cause che possono essere corporee o incorporee, oppure nuove o già presenti nel sognatore. Combinando tra loro queste cause otteniamo i quattro generi.

Primo genere (cause corporee e nuove):

Sono i sogni di nessun valore rispetto alla previsione del futuro. Sono generati da cibi indigesti ingeriti subito prima di dormire che fanno giungere al cervello vapori spessi e turbolenti, atti a generare sogni oscuri e confusi.

Secondo genere (cause corporee già presenti nel sognatore):

Questi sogni si verificano in presenza di vapori meno agitati, sono più coerenti dei primi e dipendono dagli “umori”. Sono molto importanti per il medico perché rivelano possibili malattie latenti nel sognatore. I sogni provocati dagli umori si distinguono secondo l’umore che prevale sugli altri, campanello d’allarme di uno squilibrio che può trasformarsi in malattia.

Terzo genere (cause incorporee già presenti nel sognatore):

Sono i sogni generati dagli stati d’animo presenti nel sognatore durante la veglia. Quindi legati ai ricordi delle affezioni che lo turbano. Questi “sogni di memoria” sono prodotti da un surriscaldamento dei vapori che permette ai ricordi di apparire più nitidamente.

Quarto genere (cause nuove e incorporee):

Questi sono i sogni provocati da agenti di ordine superiore come angeli o demoni. Che entrano nella nostra mente nel sonno soprattutto per ammonirci o per rivelarci il futuro.

L’interpretazione dei sogni

I sogni veritieri sono di due tipi: gli idoli e gli insomnia. Gli idoli sono sogni che non hanno bisogno di interpretazioni. Gli insomnia sono invece oscuri e vanno decifrati. È la parte del libro che più si avvicina alla psicanalisi, che però, come sappiamo, considerava questi messaggi cifrati come provenienti dal profondo e non d’alto, come pensava Gerolamo Cardano.

@Clelia Mumolo

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