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XV e XVI secolo, gli ultimi giorni di Ludovico il Moro a Milano

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Conoscete la storia di Ludovico il Moro a Milano ? Oggi scopriremo come finì la sua gloriosa epoca d’oro, fiorente in economia e cultura.

Un ducato prospero

La Lombardia oggi vanta una notevole tradizione economica alle spalle, forte di un passato che affonda le sue radici nel Ducato di Milano. Lo stato, all’inizio sotto il controllo del Sacro Romano Impero, fu fondato da Gian Galeazzo Visconti alla fine del XIV secolo. L’11 maggio del 1395 è considerata la data di nascita del prestigioso stato dell’Italia settentrionale, prospero in cultura e ricchezze. I vari duchi posti alla guida di Milano diedero grande impulso all’economia manifatturiera, oltre che alla lavorazione del ferro. Tuttavia sappiamo che nel corso dei secoli furono diversi i momenti di instabilità politica, che causarono cambi di casata o dominazione straniera. Vediamo insieme cosa portò alla caduta di Ludovico il Moro a Milano tra 1499 e 1500.

Gli Sforza

In particolare, gli Sforza ricoprirono un ruolo decisivo dal punto di vista economico e finanziario nel Ducato di Milano. La casata rimase al potere dal 1450 fino al 1535. Sarà sotto Ludovico il Moro che il ducato meneghino attraverserà uno dei periodi più floridi, soprattutto dal punto di vista culturale.

Ludovico il Moro a Milano

Il Moro fu reggente di Gian Galeazzo Maria dal 1480 al 1494, in seguito duca a pieni poteri fino al 1499. Gli anni di fine secolo saranno problematici per Ludovico, coinvolto in uno spietato gioco di alleanze tra potenze italiane ed estere. In particolare sarà Carlo VIII, re di Francia fino al 1498, a voler entrare in aperto conflitto con il Moro.

Dopo la conquista francese di Napoli, Ludovico cominciava a sentire calpestato il suo tappetino di casa. Decise quindi di allearsi a fianco della Repubblica di Venezia, a cui si aggiunse Pisa, città ribelle della repubblica fiorentina. Il pericolo francese era scampato per il momento, ma la quiete non sarebbe durata a lungo.

La perdita delle alleanze

In seguito alla morte di Carlo divenne re Luigi XII, che vantava parentele strette con la famiglia dei Visconti. Questo faceva del monarca francese un valido pretendente alla successione. Luigi comincia a progettare una spedizione per appropriarsi del ducato, forte anche dei legami con la casata fondatrice. In questo complicato gioco di alleanze Ludovico fa la mossa sbagliata, perdendo il favore dei veneziani. Rimasto solo e senza aiuti esterni, il Moro era ormai destinato a cadere definitivamente.

Arrivano i francesi

E così fu. A cavallo tra XV e XVI secolo la penisola verrà messa a soqquadro dai francesi, resi inarrestabili dall’alleanza con Venezia. Il popolo meneghino, oppresso da tasse e dazi, non era a favore del Moro. Questo fatto costituì la ciliegina sulla torta per Luigi, che di fatto riuscì a impadronirsi Milano in men che non si dica. La città accoglie trionfalmente il monarca parigino il 18 ottobre.

La fine

Rifugiatosi in territorio austriaco, Ludovico tentò di riorganizzarsi con le poche forze rimaste. Non vi fu nulla da fare e nell’aprile del 1500 l’ex duca fu catturato e imprigionato dai francesi. Tenterà più volte la fuga, per poi morire pochi anni più tardi, nel 1508. Da qui in poi, il Ducato di Milano rimarrà sotto dominazione straniera (francese, spagnola e poi asburgica) fino alla sua fine, nel 1797.

Per ulteriori informazioni su Ludovico il Moro a Milano visitare il sito ufficiale del Castello Sforzesco di Milano.

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