Castello Sforzesco a Milano: le leggende della Torre del Filarete
Sapevate che la celebre Torre del Filarete andò distrutta nel 1521? Scopriamo insieme cosa successe 497 anni fa al Castello Sforzesco a Milano !
Un simbolo immortale
Non c’è milanese che non ami passeggiare per i suoi cortili e perdersi nei suoi musei. Sappiamo che è uno dei simboli più conosciuti e amati dai cittadini, con una storia travagliata rivestita da un’aura leggendaria.
Stiamo parlando ovviamente del Castello Sforzesco a Milano! Costruita nel XV secolo da Francesco Sforza, la fortificazione ha subito enormi cambiamenti nel corso del tempo. L’importanza rivestita dal castello, una delle cittadelle militari più importante d’Europa, è senza paragoni sulla scena lombarda del XVI secolo. Questo è un periodo complicato per l’intera penisola italiana. In particolare, Milano è sotto l’assedio dei francesi in seguito alla cattura di Ludovico il Moro nei primi anni del nuovo secolo. Nel 1535, sotto occupazione iberica il castello perderà poi il suo ruolo di dimora signorile diventando la sede principale delle truppe spagnole.
Il crollo della Torre del Filarete
Tuttavia, oggi ci concentreremo sulla prima e seconda decade del 1500. A questo periodo risalgono le numerose “scaramucce” tra francesi, milanesi e truppe germaniche. Gli eserciti si scontravano all’ombra del Castello Sforzesco a Milano rivendicando la sovranità sulla cittadella militare e l’area circostante. Nel 1521 avvenne il fattaccio: a causa di un’esplosione l’imponente Torre del Filarete crollò rovinosamente.
I restauri del Castello Sforzesco a Milano
Fu Luca Beltrami, durante i restauri a cavallo tra Ottocento e Novecento, a occuparsi della ricostruzione della torre centrale della facciata. L’intera città parteciperà attivamente a quest’opera di restauro. L’obbiettivo era quello di riportare il castello agli antichi splendori, e non poteva di certo mancare il fiore all’occhiello del complesso. La Torre del Filarete, dedicata a re Umberto I, venne ricostruita nei primi anni del Novecento. La solenne inaugurazione avvenne il 24 settembre del 1905.
Perché?
Ma facciamo un passo indietro: cosa provocò l’esplosione della torre? Bisogna precisare che in passato le torri venivano considerate un posto strategico in cui posizionare gli esplosivi. Infatti, in caso di detonazione improvvisa sarebbe crollata solo la parte più alta della struttura. Non fu questo il caso della Torre del Filarete, che veniva usata come armeria all’inizio del XVI secolo. Il crollo destò stupore all’epoca, in quanto non si riteneva possibile che potesse accadere una disgrazia di tale portata.
L’ipotesi “ufficiale”
Secondo l’ipotesi più plausibile, considerata “ufficiale”, la torre sarebbe esplosa a causa di un soldato francese che per sbaglio azionò una delle bombe. Essendo la torre adibita ad armeria, ovviamente a quella detonazione ne seguirono altre e l’enorme forza esplosiva portò alla distruzione totale della torre. Un fatto decisamente insolito e di notevole portata, che portò alla circolazione di voci e pettegolezzi, che col tempo divennero vere e proprie leggende. Oggi proponiamo quella di Odet de Foix.
La storia di Odet de Foix
Maresciallo di Francia e conte di Lautrec e Comminges, Odet de Foix partecipò alla campagna militare per la conquista di Milano. Nel 1515 vinse la Battaglia di Melegnano, sottraendo il governatorato della città a Massimiliano Sforza. Nel 1516 assegna la città a Gian Giacomo Trivulzio, assumendo egli stesso l’incarico un anno più tardi. Viene descritto come un uomo crudele e violento, oltre che impulsivo e poco incline al dialogo. Nel periodo che seguì il crollo della Torre del Filarete, l’infelice fama di Odet de Foix portò alla circolazione di alcune voci. Per le strade della città si narrava che il cattivo temperamento dell’uomo fosse la principale causa del crollo. Vediamo insieme i particolari della leggenda!
La statua di San Michele
Avendo Odet de Foix il sonno piuttosto leggero, spesso soffriva di disturbi notturni. La sua stanza da letto si trovava a poca distanza dalla chiesa di San Gottardo. Sulla sommità del campanile c’era una statua in rame di San Michele Arcangelo. Il rumore del metallo che cigolava a causa del vento non gli dava pace, portandolo alla pazzia. Si narra che il conte passò diverse notti insonni prima di prendere la sciagurata decisione. Mandò a chiamare uno dei prigionieri del Castello, artigliere svizzero noto come “Il Bombarda”, incarcerato pochi giorni prima.
Odet de Foix promise all’artigliere il rilascio immediato suo e della giovane fidanzata Assuntina, in cambio della distruzione della statua di San Michele. Quella stessa notte, il soldato svizzero recise la testa del santo con un colpo solo. Il giorno dopo il giovane si aspettava di essere liberato in compagnia della sua dolce metà, ma ciò non avvenne. Anzi, oltre a non rispettare la parola data, de Foix rincarò la dose. Nonostante sapesse quale fosse la natura del rapporto tra il Bombarda e l’Assuntina, il conte coinvolse la donna in un’orgia contro la sua volontà.
La vendetta del Bombarda
Il Bombarda, ancora rinchiuso nella sua cella del Castello Sforzesco a Milano, sentì le urla della sua fidanzata e perse il lume della ragione. L’arma con cui aveva abbattuto la testa dell’angelo era ancora a pochi metri da lui, nessuno si era preoccupato di venirla a recuperare. Decise di farla pagare a de Foix, e diresse la bombarda verso il deposito munizioni in cima alla Torre del Filarete. La storia della vendetta del Bombarda è sicuramente un episodio tragico ed insolito, ma non sappiamo quanto ci sia di vero in tutto questo.
Il fulmine
Un’altra possibilità, di sicuro più plausibile della precedente, è quella del temporale. Secondo questa ipotesi un fulmine avrebbe colpito l’alta torre, provocando la detonazione degli esplosivi e il conseguente crollo. La popolazione attribuì l’episodio alla collera divina. Non si sa quanto ci sia di vero in queste storie. Probabilmente ognuna di esse è un misto di verità e finzione, tradizione e leggenda.
Per ulteriori informazioni sulla Torre del Filarete visitare il sito ufficiale del Castello Sforzesco a Milano.