Via della Moscova Milano, il nome voluto da Napoleone Bonaparte
Le origini del nome di via della Moscova a Milano son da far risalire al dominio francese nel periodo napoleonico.
Non fu un personaggio perduto nella storia, bensì Napoleone Bonaparte in persona a dare il nome a via della Moscova. Prima esisteva una via Santa Teresa che però l’imperatore francese decise di sostituire con il nome di una battaglia del 1812.
I fatti avvennero per la precisione in quello che a suo tempo era l’Impero Russo sotto guida zarista. Era il 7 settembre del 1812, lo scontro tra la Grande Armata e l’esercito russo fu quasi esiziale. Un totale di duecentocinquantamila uomini assiepati tra le fila nemiche e il piccolo villaggio di Borodino a guardare, silenzioso, il sangue sgorgare. La battaglia di Borodino, o battaglia di Moscova, fu talmente cruenta da far perdere a entrambi gli eserciti un terzo degli uomini. Da li è storia. L’arrivo a Mosca di Napoleone, la ritirata sotto i colpi del Generale Inverno, la decimazione del contingente napoleonico; una disfatta nella disfatta.
Perché via della Moscova a Milano?
Via Moscova a Milano quindi è memoria delle imprese francesi, per l’esattezza delle imprese napoleoniche. Ma la via che rammenta le gesta dell’imperatore francese di origini italiane ha una storia tutta sua particolare.
Passò dall’essere un campo a cielo aperto per le colture a luogo sacro di sepoltura quando la cittadella di Milano venne ad espandersi. Ospitò i conventi di Santa Teresa e Giuseppe; documenti alla mano mostrano già i primi insediamenti dei carmelitani nel 1600.
La chiesa di San Carlo che trovava sede in via della Moscova con le confische dell’impero napoleonico divenne un magazzino. E’ anche probabile che sia stata usata l’area come opificio per la Zecca circostante; tracce di lavorazione di metalli sono state trovate nel terreno. La ex chiesa infine divenne sede della Manifattura Tabacchi.
Ad oggi trovano spazio in via della Moscova a Milano la chiesa di Sant’Angelo; il Convento francescano dei Frati Minori; la Mediateca Santa Teresa. Molte altre attività infine arricchiscono questa importante via del capoluogo meneghino.
Ma nella memoria, di chi conosce ora il perché di questo nome, rimarrà indelebile il viso di Napoleone Bonaparte, il genio militare che pose a suo unico limite il mondo.