Facciamo un salto nella storia esplorando i cambiamenti della toponomastica di Milano.
Il decreto di Giuseppe II
Oggi è come se i cambiamenti della toponomastica di Milano rispecchiassero la movimentata storia della città. La toponomastica ufficiale milanese nasce sotto l’imperatore austriaco Giuseppe II, con il decreto del 1876. In particolare, fu il ministro plenipotenziario della Lombardia, il conte Wilzeck, ad imporre insegne e lampioni ad olio all’angolo delle vie a partire dall’anno precedente. Il motivo per cui si decise di dare un nome preciso alle vie milanesi era di natura pratica, e riguardava la riscossione delle tasse.
Sulle targhe bianche in legno veniva indicato in maiuscolo il nome della strada. Veniva utilizzato l’appellativo con cui la via era più conosciuta, per non creare confusione nei residenti. Per quanto riguarda il numero civico, il sistema era diverso da quello attuale: il numero uno era il palazzo reale, e la cifra aumentava allontanandosi da esso.
Santi e mestieri
Nell’antica toponomastica di Milano erano tantissime le vie e le piazze dedicate ai santi. Questo perché ci si basava sull’ubicazione delle chiese, che sicuramente dava una certa praticità al progetto. È il caso di Piazza della Scala, che prende la denominazione dalla chiesa di Santa Maria della Scala in seguito demolita. Un altro caso molto comune è quello delle vie dedicate ai mestieri e alle varie corporazioni. Classici esempi di vie dedicate all’attività che vi veniva praticata sono piazza dei Mercanti e via Spadari.
Toponomastica e storia
Studiare la toponomastica di Milano è come fare un viaggio nella sua storia. I nomi delle vie rimandano alla storia meneghina, le varie epoche e i personaggi che la resero grande. Da Celti e Longobardi all’epoca romana, dalla Signoria torriana e viscontea agli Sforza.
Con il passare dei secoli la città si espanse e iniziò l’andirivieni di dominazioni straniere tra francesi, austriaci e spagnoli. Di conseguenza, col susseguirsi di eventi politici e culturali Milano conobbe molti cambiamenti toponomastici. Dopo l’unità d’Italia del 1861, il comune darà inizio al progetto di rinnovamento edilizio della città di Milano. Dal punto di vista della toponomastica, tale progetto prevedeva l’inserimento del numero civico a partire dal Duomo.
Vecchio Toponimo/Nuovo Toponimo
- Corso Francesco e Corsia dei Servi / Corso Vittorio Emanuele II
- Corso Loreto / Corso Buenos Aires
- Piazza dei Tribunali / Piazza dei Mercanti
- Piazza della Canonica / Piazza Cavour
- Piazza Roberto Ardigò / Piazza Leonardo da Vinci
- Piazza Francesco Crispi / Piazza Filippo Meda
- Piazzale Albania / Piazza Tirana
- Piazzale Fiume / Piazza della Repubblica
- Rondò Cagnola / Piazza Firenze
- Strada alla Cavalchina / Via Manin
- Strada del ponte di S. Andrea / Via Senato
- Strada di S. Teresa e S. Angelo / Via Moscova
- Strada Isara / Via Palestro
- Verziere / Piazza S. Stefano
- Via Eliseo Bernini / Via Popoli Uniti
- Via Francesco Carlini / Via Giovanni B. Pirelli
- Via Carlo Alberto / Via G. Mazzini
- Via Cascine Doppie / Via Giovanni Pascoli
- Via dei Nobili / Via Unione
- Via dei Ratti / Via Cesare Cantù
- Via dei Tre Monasteri / Via Monte di Pietà
- Via della Canobbiana / Via Rastrelli
- Via Lavanderie Sociali / Via Balzaretti
- Via Libero Pensiero / Via Varanini
- Via Libertà / Via Ingegnoli
- Via Moroni e Via del Pesce / Via Paolo da Cannobio
- Via Principe Umberto e Via Albania / Via Filippo Turati
- Via San Gerolamo / Via Giosuè Carducci
- Via San Martino / Via C. Beccaria
- Via San Romano / C.so Monforte
- Via San Vicenzino / Via Camperio
- Via Vittoria / Via Edmondo De Amicis
- Via Emile Zola / Via Pontano
- Viale Malta / Viale Cassala
Quali sono i toponimi che non esistono più?
Possono essere molte le ragioni per cui un toponimo cessa di esistere; normalmente le motivazioni sono storiche. Un esempio perfetto sono le strade con denominazione temporanea nel ventennio fascista. Caso particolare è quello di Via del Fascio, la cui denominazione serviva per evidenziare la costruzione della Casa dei Fasci Milanesi. Di seguito sono riportati i casi più importanti.
- Corso 28 Ottobre / Corso Lodi
- Corso Costanzo Ciano / Corso Plebisciti
- Corso del Littorio / Corso Matteotti
- Piazza Mario Asso / Piazza Prealpi
- Piazza Giovinezza / Piazza Mercanti
- Piazza Martiri Fascisti / Piazza Buozzi
- Piazza Predappio / Piazza Miani
- Piazza Tonoli / Piazza Ascoli
- Via 21 Aprile / Via delle Leghe
- Via Adua / Via Larga
- Via degli Arditi / Via Cerva
- Via del Fascio / Via Nirone
- Via Marcia su Roma / Via San Marco (tratto finale)
- Via Cesare Melloni / Via Andrea Costa
- Via Arnaldo Mussolini / Via Lovanio
- Viale Regina Elena / Viale Tunisia
- Via Aldo Sette / Via dei Transiti
Chiara Savi
(credit foto: nh hotel group)