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Casa Morigi a Milano, la prima comune gay d’Italia!

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A pochi passi dal Duomo si trova Casa Morigi a Milano, palazzo quattrocentesco nell’area della città romanae luogo storico della metropoli meneghina.

Raro esempio di integrazione architettonica, il palazzo di via Moringi 8 si presenta con un delicato equilibrio estetico. La parte più antica del palazzo risale al Quattrocento, ma sono presenti rimaneggiamenti e differenti tipologie architettoniche settecentesche che si integrano a loro volta con le ultimissime innovazioni del Novecento.

La struttura del palazzo

Il severo cortile retto da due semplici colonne e la facciata che corre da via Gorani a via Morigi abbracciano tutto lo stabile in un’armonia di stili.
Le quattro scalinate totalmente differenti: rappresentano mondi e concezioni abitative distanti anni luce. Percorrerle è come leggere un trattato di architettura e permette di percepire il cambiamento storico dell’abitare. Dalla ricerca della semplicità umile quattrocentesca della scala a chiocciola, allo splendore celebrativo dello scalone monumentale del settecento.
La torre ben visibile caratterizza la casa come “casa-fortezza”. La presenza di vari terrazzi si amalgama all’armonia dell’insieme movimentando la parte superiore dell’edificio in una moltitudine di diversi livelli.

Le vicende storiche

 

Nella seconda metà dell’Ottocento il palazzo è stato rimaneggiato e si è trasformato in una casa d’affitto per la media e la piccola borghesia. In seguito nel periodo fascista il proprietario dello stabile è divenuto il Comune di Milano, espropriando l’edificio a privati per abbatterlo e per far passare la strada di collegamento tra via Larga e Foro Bonaparte.

La guerra, però, fece tramontare il progetto e la Sovrintendenza alle Belle Arti mise un vincolo protettivo prima sulla facciata e poi sull’intero edificio.

La casa così rimase vuota e per 12 anni non venne fatta alcuna manutenzione arrivando al degrado totale.

Nel 1976 venne occupata sull’onda delle occupazioni europee . E così iniziò il susseguirsi in Casa Morigi di varie persone ma, furono in pochi a fermarsi. Rimasero solo coloro che non avevano altro posto dove andare. Persone che sentivano la necessità di avere un luogo dove rappresentare la propria identità storica.

Si tratta dei primi gruppi omosessuali italiani che segnarono la storia e la nascita del primo movimento gay italiano.

@Clelia Mumolo

(credit foto: altramilano)

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