Dorian Gray, a Milano arriva l’icona della bellezza firmata Pierre Cardin
L’immortale Dorian Gray esce dalle pagine del capolavoro di Oscar Wilde e rivive a Milano, sul palcoscenico degli Arcimboldi dal 4 al 6 maggio.
Dorian Gray. La bellezza non ha pietà racconta le ossessioni di un’icona straordinariamente attuale: un’ora e mezza di viaggio intenso, solitario maledetto, tra monologhi, arie musicali dall’orchestrale al rock, videoproiezioni 3D, disegni di luce, per affrontare le istanze esistenziali più profonde celebrate dal genio di Wilde, grazie al magnetismo di Federico Marignetti, affiancato dai danzatori contemporanei Marco Vesprini e Thibault Servière, che si alternano nel ruolo dell’anima di Dorian Gray.
Niente specchio, solo selfie stick
La narrazione ha inizio nel momento in cui il protagonista ha compiuto 38 anni ed è ormai un uomo maturo. Anche se il suo aspetto è immutato nel tempo, la sua anima, intrappolata nel dipinto che nasconde da anni, porta i segni inconfondibili di una vita trascorsa con dissolutezza.
In un’epoca di massiccio utilizzo dei social media, il legame con l’estetica della propria immagine argomentato da Oscar Wilde, viene riproposto in chiave contemporanea con la regia di Emanuele Gamba.
«Siamo circondati da migliaia di Dorian Gray – spiega Daniele Martini, autore dei testi e delle musiche; non hanno lo specchio ma il selfie stick. Si fotografano in attesa che la loro esistenza venga confermata. Almeno una volta nella vita tutti siamo stati Dorian Gray, Lord Henry Wotton, Basil Hallward».
Bellezza e talento made in Italy
Pierre Cardin firma produzione e costumi di questo spettacolo, celebrando così i suoi 70 anni di carriera: un traguardo fortemente voluto anche dal nipote dello stilista, Rodrigo Basilicati – a cui è affidata l’imponente scenografia dell’opera – e festeggiato affidando a giovani talenti italiani uno spettacolo che mette in scena, tramite il tema della bellezza e della sua immortalità nel tempo, ispirandosi alla celebre opera di Oscar Wilde.