Milano capitale durante il periodo napoleonico? È tutto vero! Scopriamo insieme cosa è successo nel 1802!
La Repubblica Italiana e il Regno Italico
Ebbene sì, Milano capitale durante il periodo napoleonico. Vediamo quali sono stati gli eventi che hanno portato la nostra città al centro degli eventi nel corso del XIX secolo.
Nel 1796 Napoleone Bonaparte fa il suo ingresso trionfale nel capoluogo meneghino. Durante l’occupazione francese Milano è destinata a ricoprire ruoli di rilievo, proprio grazie al particolare legame che stringe con l’uomo più importante di Francia. È nel 1802 che quest’ultimo diventa presidente della neonata Repubblica Italiana. Proclamata a Lione il 26 gennaio 1802, la repubblica durerà 3 anni. Nel 1805 infatti, nasce il Regno d’Italia napoleonico, noto anche come Regno Italico. Anch’esso fu fondato, come suggerisce il nome, da Napoleone stesso.
La Repubblica sorella
Durante i suoi tre anni di vita la Repubblica Italiana costituì un’istituzione sorella della Repubblica Francese. Le due entità politico amministrative rimasero strettamente legate. La repubblica italiana in realtà riunì in un’unica organizzazione le repubbliche formatasi nel nord Italia alla fine del XVIII secolo. In particolare, tale territorio era formato da tre collegi elettorali: Milano, Brescia e Bologna.
Il progetto delle tre macroaree europee
Insieme a Parigi e Francoforte, Milano doveva essere una delle tre capitali d’Europa. Le città corrispondevano alle tre macroaree in cui era suddiviso l’Impero di Bonaparte. Grande assente in questo discorso è Roma. La città non è stata contemplata nel progetto a causa della presenza del Papato, la cui influenza non era gradita all’imperatore. Milano rimase quindi capitale della Repubblica Italiana e del Regno Italico fino al 1814, anno in cui la città tornerà sotto l’impero austriaco.
Gli interventi urbanistici di Napoleone
In questi anni, gli interventi urbanistici che interessano la città dal punto di vista architettonico sono davvero moltissimi. La magnificenza napoleonica viene espressa appieno dall’Arco della Pace di Luigi Cagnola, in perfetto stile neoclassico. L’arco trionfale è stato progettato due anni dopo la formazione del Regno Italico, nel 1807, per l’entrata in grande stile del neoproclamato imperatore.
Altro sublime esempio di architettura neoclassica napoleonica è l’Arena Civica. Qui si tenevano diversi eventi sportivi, e a volte l’intera conca veniva riempita d’acqua per ricreare avvincenti battaglie navali. Inoltre, non si possono ignorare i bellissimi saloni napoleonici di Brera. Grazie agli interventi dell’era napoleonica il museo diventa uno dei più importanti d’Italia. Napoleone vede in Brera una specie di succursale del famosissimo Louvre di Parigi, e per questo vi trasferisce diverse opere sottratte ad altri musei.
Chiara Savi