Slider HPTerritorio

Milano, Palazzo di Fuoco: la riqualificazione di Piazzale Loreto!

180[slcs-button]

GBPA Architects si è aggiudicata la progettazione per la riqualificazione dello storico edificio di Milano, Palazzo di Fuoco ubicato in Piazzale Loreto.

La costruzione anni ’60

Costruito in Piazzale Loreto, dal 1959 al 1962. Il cosiddetto Palazzo di Fuoco nasce come edificio avveniristico per uffici. Su progetto di Giulio Minoletti e Giuseppe Chiodi, posto tra Viale Monza e Via Padova. Un’architettura inusuale per l’epoca realizzata interamente con superfici vetrate illuminabili. La facciata di sera si colorava e sul tetto del palazzo venivano ospitate diverse installazioni tra cui: una stazione meteorologica, un nastro dove passavano le notizie quotidiane e l’orologio ai tempi più grande d’Italia. Un progetto davvero unico e ambizioso per quegli anni. Al piano terreno si trovavano spazi commerciali e una galleria di transito tra le due vie, mentre i piani superiori erano adibiti ad uffici.

Caratteristica peculiare che gli valse il soprannome di Palazzo di Fuoco.

Era un’illuminazione notturna in fasce di colore differenti tra le vetrate. Potete immaginare l’effetto prospettico a cannocchiale, molto scenografico, per chi arrivava da Corso Buenos Aires.

Come molte “installazioni”, anche la particolarità di queste illuminazioni andò col tempo deteriorandosi.

Venne rimossa definitivamente già negli anni ’70. Sostituita poi negli anni ’80 da un vidiwall pubblicitario, sostituito a sua volta da un banale cartellone pubblicitario.

Da diversi anni il palazzo era stato svuotato in attesa di una riqualificazione.

Finalmente è giunto il momento per rinascere. Grazie allo studio GBPA Architects che ha progettato un intervento di riqualificazione totale per quest’importante edificio. Più leggero, più aperto alla città con un nuovo atrio luminoso. Per i curiosi e gli appassionati l’appuntamento sarà per il 21 giugno, dove nuovamente GBPA e Kryalos ci racconteranno i dettagli di questa scelta progettuale. La scelta dei proprietari dell’immobile, il fondo immobiliare All Star gestito da Kryalos Sgr, è caduta sulla società degli architetti Antonio Gioli e Federica De Leva. La scelta progettuale ha voluto preservare quanto più possibile l’idea originale, riprendendo i temi caratterizzanti dell’architettura di Minoletti, riletti e reinterpretati alla luce della realtà contemporanea. Come allora, anche oggi i temi conduttori che guidano il progetto sono: luce, colore, trasparenza, permeabilità, comunicazione e relazione con la città.

 

Cosa prevede il progetto?

Il progetto prevede la sostituzione degli infissi esistenti con elementi di migliori prestazioni. Mantenendo invariato il disegno del prospetto. Gli elementi vetrati contribuiscono ad aumentare la trasparenza generale e il rapporto fra interno ed esterno. Il tema della permeabilità è definito attraverso la realizzazione di una piazza interna con copertura vetrata e due ingressi che rendono l’edificio accessibile sia da viale Monza che da via Padova.

L’obiettivo del progetto è dare nuovamente vita e vivacità all’edificio e ai suoi spazi.

Attraverso la possibilità di inserire servizi per la collettività, spazi di relazione, ambienti creativi e informali. Per quanto riguarda le facciate sono ripensate in chiave contemporanea attraverso l’applicazione di tecnologie LED. Grazie a questa scelta tutto l’edificio potrà diventare un “mezzo di comunicazione”.

credits:

@Clelia Mumolo

180[slcs-button]

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

180[slcs-button] 180[slcs-button] Back to top button