Mostro di Loch Ness e altri draghi Lombardi

Anche la Lombardia vanta il suo mostro di Loch Ness. Anzi, in realtà ne vanta più di uno tra il lago Maggiore e il lago di Como. Leggenda o verità?

Le segnalazione che si sono succedute negli anni sono numerose. Nella zona denominata “bocca di drago” a Sesto Calende, nelle vicinanze del Lago Maggiore, vi fu un avvistamento. Fatto curioso è che anche lo stemma araldico della casata dominante a quel tempo, i Visconti, si fregiavano di un drago con un bambino tra i denti; questi venivano per l’appunto dalla località di Arona.

Per quanto riguarda gli avvistamenti proveniente dal Lago di Como o Lario, si può fare riferimento alla vicenda del vecchino di nome Cherubino. Mentre il vecchino pescava, qualcosa di paurosamente grande lo strattonò, dall’acqua emerse una testa enorme, una testa di drago; a caratterizzare l’animale, o mostro, era il collo, lungo, affusolato, vi ricorda nulla?

Cherubino rimasto esterrefatto finisce in acqua assieme alla canna da pesca, non muore. Viene per fortuna aiutato da un altro anziano signore che lo illumino sulla sua apparizione. Quello che vide era il mostro UI Lari, protettore del lago. Cosa fondamentale, che lo stesso Cherubino mantenesse il segreto svelatogli. A dirla tutta in effetti sono stati trovati dei resti di lauriosaurus nelle vicinanze del lago..

Vennero invece segnalate altre apparizioni del drago del Lario nei pressi di Varenne in provincia di Lecco. Questo primo caso portò all’esistenza un essere nero-verde, dalle sembianze serpentiformi, ben cinque persone videro il mostro.

Altri due casi vennero invece segnalati dai giornali dell’epoca, il Corriere Comasco e La Provincia, nello specifico cacciatori e pescatori che si imbatterono fortuitamente nel drago. Un ultimo caso fu quello del ’62 quando dei sommozzatori intenti nell’immersione dichiararono di aver scorto un essere dalla testa enorme, un drago forse.

Tutto ciò, è solo suggestione?

@Damiano Grilli