Sono numerosi gli edifici costruiti dalla famiglia Serbelloni in area lombarda. Tra i più imponenti e lussuosi sicuramente è da annoverare Palazzo Serbelloni a Milano. Una storia di tradizione e grandi nomi quella di questa famiglia, che diventa a partire dal XVIII secolo parte integrante della nobiltà meneghina dell’epoca.
I cambiamenti del XVIII secolo a Milano e dintorni
Conosciamo tutti le meraviglie architettoniche della nostra amata città. Dal Duomo al Castello Sforzesco, dalla lussuosa Galleria Vittorio Emanuele al quartiere di Porta Nuova.Tuttavia Milano non finisce qui. Passeggiando per il centro della metropoli meneghina è facile perdersi a testa in su ammirando i sontuosi palazzi ai lati delle strade.
Ma c’è una ragione che giustifica l’alta concentrazione di edifici di questo tipo nel centro città. Un tempo, Milano era un susseguirsi di dimore signorili. Tali edifici appartenevano alle casate più nobili, una più ricca dell’altra. Corso Vittorio Emanuele, Venezia e Buenos Aires sono solo alcuni dei viali più interessati da questo fenomeno.
Palazzo Serbelloni a Milano
Oggi parleremo di un edificio che decisamente non passa inosservato. Si tratta di Palazzo Serbelloni, sontuoso palazzo collocato al civico 16 di corso Venezia. Questa fu una delle prime dimore patrizie costruite sul corso. Nel Settecento l’aspetto della strada in questione cominciò a mutare radicalmente aspetto. Da qui cominciarono a passare eleganti carrozze, i palazzi già presenti vennero restaurati e altri altrettanto imponenti vennero costruiti.
Questi cambiamenti si collocano all’interno di una cornice ben più ampia. Infatti, in tutta la Lombardia si cominciano a registrare a partire dal XVIII secolo mutamenti socio-politici. A cambiare fu soprattutto il tenore di vita degli abitanti delle grandi città, ma anche nelle campagne le condizioni della popolazione non erano più le stesse.
La famiglia Serbelloni
Palazzo Serbelloni era la residenza familiare dei ricchi Serbelloni, famiglia patrizia milanese le cui tracce più antiche risalgono alla Vimercate del XIV secolo. Perlopiù notai che intrattenevano rapporti frequenti con la corte, i Serbelloni ricoprivano anche alcuni ruoli di responsabilità nel laicato. Tra gli esponenti della famiglia più importanti ricordiamo Grande Gabrio, valoroso uomo d’armi del XVI secolo.
Merita menzione anche il fratello minore di Gabrio, Giovanni Antonio, creato cardinale sempre nel Cinquecento sotto Pio IV. Un altro Serbelloni degno di nota fu senza dubbio Gian Galeazzo, che visse tra Settecento e inizio Ottocento e partecipò al Direttorio esecutivo della Repubblica Cisalpina.
Ospiti illustri
Inoltre, parlando di Palazzo Serbelloni non possiamo di certo ignorare Gabrio III. Gabrio, padre di Gian Galeazzo, fu il committente dell’edifico di corso Venezia nel 1700. L’uomo ispirò insieme a Parini gli affreschi di Villa Sola Cabiati sul lago di Como. In realtà, i due si conobbero in epoca illuminista. Infatti, a partire dal XVIII secolo presso Palazzo Serbelloni si ritrovavano importanti esponenti della cultura dell’epoca, come Verri e per l’appunto Parini.
Ma gli ospiti illustri non finiscono certo qui. Sarà Gian Galeazzo a “fare il colpaccio”, passando alla storia per aver ospitato Napoleone Bonaparte e sua moglie Giuseppina, nel 1796. In seguito nell’edificio dimorò per un certo periodo anche Vittorio Emanuele II.
Un intreccio tra passato e presente
Oggi, camminando per le sale riccamente decorate di Palazzo Serbelloni è ancora possibile percepire l’antica maestosità del luogo e delle persone che vi hanno soggiornato. I fastosi interni in particolare richiamano il clima delle feste lussuose ed esclusive che vi si tenevano.
Per orari di visita e ulteriori informazioni visitare il sito ufficiale di Palazzo Serbelloni a Milano.