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Riapertura delle Sale Napoleoniche della Pinacoteca di Brera di Milano

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La riapertura delle iconiche Sale Napoleoniche della Pinacoteca di Brera di Milano è avvenuta il 29 marzo 2018. Ecco tutte le novità del nuovo allestimento.

Riaperte al pubblico le Sale Napoleoniche della Pinacoteca di Brera di Milano. In questa speciale giornata, dalle ore 8.30 alle ore 19.15 l’ingresso al museo è stato gratuito. Ricordiamo anche che ogni prima domenica del mese è possibile ammirare le opere della Pinacoteca gratuitamente. Per la visita in altri giorni è possibile acquistare i biglietti su HappyTicket o direttamente sul luogo dell’evento. La biglietteria chiude circa mezz’ora prima della chiusura, alle 18.40. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.pinacotecabrera.org.

La Pinacoteca dei milanesi

Specializzata in pittura veneto-lombarda, la Pinacoteca di Brera è una delle gallerie d’arte più visitate d’Italia. L’Accademia di Belle Arti di Brera venne fondata nel 1776 dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria. Nel corso degli anni maestri e allievi dell’accademia contribuirono alla costruzione di importanti opere architettoniche, come la Villa Reale di Monza.

Come ben sappiamo, con l’avvento di Napoleone vi fu il trasferimento sistematico delle maggiori opere del Bel Paese a Parigi. Per le restanti, si decise di costruire delle pinacoteche in tutte le maggiori città italiane. A inizio Ottocento molte delle opere requisite da chiese e conventi della Lombardia confluirono nella collezione della Pinacoteca di Brera di Milano. L’allestimento delle Sale Napoleoniche risale al 1809, quando Pietro Gilardoni decide di rinnovare gli spazi di Santa Maria di Brera.

Nel corso degli anni, il museo meneghino continua ad ampliarsi fino ad arrivare ad oggi. Negli ultimi quarant’anni si è cercato di mettere in atto il progetto Grande Brera, che prevedrebbe l’annessione di Palazzo Citterio al complesso museale.

Un museo rimesso a nuovo

La Pinacoteca porta avanti il suo elegante e risoluto processo di riallestimento. A partire dal 29 marzo i capolavori rinascimentali della Pinacoteca saranno illuminati da una nuova luce. Ben sette saloni (VIII, IX, X, XI, XII, XIV e XV) sono stati rinnovati da capo a piedi. Le Sale Napoleoniche della Pinacoteca di Brera di Milano sono il cuore pulsante del complesso museale, meta per eccellenza di studiosi e appassionati d’arte.

I lavori di rinnovamento totale sono voluti ed iniziati dal direttore James Bradburne in persona due anni fa. A partire da allora, la nuova linea d’azione adottata da Brera non prevedrà più l’allestimento di mostre temporanee. Si è cercato di valorizzare la collezione permanente del museo, ricca di pezzi unici che meritano maggiore attenzione da parte del pubblico.

Iniziata il 9 gennaio, la sesta fase di riallestimento delle collezioni raggiungerà domani la cifra di 36 stanze su 38. Ormai in dirittura di arrivo, i lavori di rinnovamento finiranno molto presto. In particolare, Bradburne ha ipotizzato come data ultima di chiusura dei lavori il 14 giugno di quest’anno.

 

Il nuovo allestimento

Come nel caso delle altre 29 già allestite, le Sale Napoleoniche disporranno di una nuova illuminazione. Tramite i lucernari si cercherà di valorizzare ogni particolare delle opere tramite la luce naturale. Sono previste inoltre didascalie d’autore per le opere di maggiore importanza, disposte in ordine cronologico. Di particolare rilevanza la didascalia scritta appositamente dal turco Orhan Pamuk, Premio Nobel per la letteratura. Le Sale Napoleoniche ospitano opere di pittori del calibro di Veronese e Tintoretto.

Il nuovo allestimento delle sale X, XI e XII, non facenti parte delle Napoleoniche, prevede un ampliamento della collezione. Si tratta in particolare della pittura lombardo-piemontese tra Quattrocento e Cinquecento. Da Bembo a Foppa, dagli Zavattari a Bramante, presente nella totalità delle sue opere. Bradburne ha voluto riposizionare il Cinquecento in prossimità delle Sale Napoleoniche. Secondo il direttore sarebbe questa la collocazione ideale del secolo dal punto di vista cronologico e spaziale.

Gli sfondi delle sale vanno dal verde scuro al marrone cioccolato. Gli accostamenti cromatici sono stati scelti di modo che il visitatore si senta coinvolto in una dimensione unitaria passando di sala in sala. Una delle novità più sorprendenti sarà il pianoforte a grande coda collocato nella sala VIII, un tocco d’eleganza musicale.

Il sesto dialogo

In occasione della riapertura del 29 marzo verrà inaugurato il sesto dialogo Attorno agli Amori. Camillo Boccaccino sacro e profano. I dialoghi sono una nuova forma di mostra, ibrido tra prestito e collezione permanente. Un vero e proprio incontro, quasi una “chiaccherata” tra opere interne ed esterne a cui può assistere il visitatore. Con il sesto dialogo si potranno ammirare opere di Boccaccino e Procaccini.

L’importante è metterci il cuore

Sul progetto di restauro Bradburne afferma che “ha lo scopo di restituire l’identità alla città di cui il museo è il cuore». Non è quindi all’estetica che mira realmente il direttore, bensì all’anima dei visitatori. Direttore della Pinacoteca di Brera di Milano da più di due anni, Bradburne sta cercando di realizzare il progetto Grande Brera. Per quanto riguarda il progetto della famosa passerella di vetro il direttore dichiara che bisognerà aspettare l’acquisizione di Palazzo Citterio. Quest’ultimo aprirà al pubblico l’11 aprile, ma per ora nessuna data precisa per la consegna alla Pinacoteca.

Chiara Savi 

(credit foto: milano post)

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