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Editto di Milano: come Costantino cambiò le regole del Sacro Romano Impero

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La città meneghina fu la culla dell’Editto di Milano, atto che ha cambiato per sempre la storia.

La storia di Milano è ricca di avvenimenti, e tra questi parliamo dell’Editto di Milano. L’Editto di Milano fu promulgato nel 313 d. C dall’Imperatore romano d’occidente Costantino e dall’imperatore romano d’oriente Licinio. Con l’Editto di Milano si dichiarava la libertà religiosa sia dei cristiani che della altre religioni presenti nel sacro Romano Impero. Con l’editto si pose fine a un’epoca in cui i cristiani erano costretti a nascondersi per professare la loro fede. Questo fu il secondo editto di tolleranza dopo quello di Serdica del 311 d.C. In Oriente i cristiani erano ancora mal tollerati. Massimino Daia, nel novembre del 311, riprese le esecuzioni capitali di cristiani nella parte dell’impero sotto la sua giurisdizione. Nell’aprile 313 Licinio affrontò e sconfisse Massimino in Tracia. Cessarono così del tutto le persecuzioni dei cristiani in Oriente. Anche Licinio, come Costantino, permise la costruzione di luoghi di culto per i cristiani. La diarchia CostantinoLicinio durò per undici anni. I due imperatori governarono in pratica in due regni separati. La pace interna cessò nel 323. Nel 324 Costantino sconfisse Licinio in una serie di battaglie, costringendolo a cedergli la sua parte dell’impero.

Il potere dell’Editto di Milano

Con la promulgazione dell’editto, non solo si dichiarava la libertà religiosa, ma venne tolto al paganesimo il valore di religione di stato. Costantino restituì anche i beni confiscati ai Cristiani e garantì un risarcimento per i danni subiti. Tuttavia, Costantino non proibì mai il culto pagano. Manifestò rispetto verso i fedeli della vecchia religione, cercando il dialogo con le correnti monoteiste del paganesimo.

La leggenda dell’editto

La volontà di Costantino nel creare l’Editto di Milano, nacque durante la battaglia contro Massenzio a Ponte Milvio. Costantino avrebbe avuto una visione di una Croce luminosa. A questa si aggiunse una voce che diceva: In Hoc Signo Vinces, con questo simbolo vincerai. Dopo questa visione venne dato ordine di togliere il Sole pagano dagli stendardi. Ad esso fu sostituita una Croce sui Labari delle sue truppe. Il giorno dopo il suo esercito sconfisse quello di Massenzio, ancora sotto il paganesimo. Da questa visione ha origine il sacro militare ordine Costantiniano di San Giorgio, giunto fino ai giorni nostri.

Federica Elli

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