Il diavolo di Corso di Porta Romana 3
Nel XV secolo il diavolo abitava in Corso di Porta Romana 3, o almeno questo si dice…
Facciamo chiarezza, fattuale e storica. Quanto stiamo dicendo avvenne nel Palazzo Acerbi di Corso di Porta Romana 3. Sede che vide al suo interno prima il conte Pietro Maria Rossi e successivamente il marchese Ludovico Acerbi da cui prende il nome la struttura.
Il marchese si insediò nella struttura milanese nel 1615 e, stando alla leggenda, durante la famigerata peste che colpì Milano l’Acerbi non venne minimamente intaccato. Anzi, la credenza popolare vuole che durante l’imperversare della peste tra le strade di Milano, il marchese non si trattenesse dall’organizzare festini a base di nobiltà, sfarzo e musica.
La memoria storica invece racconta altro, che ad esempio il marchese Acerbi morì nel 1622. E grazie ad un cronista del tempo che fu, è giunta fino a noi anche una descrizione del “diavolo”.
Il diavolo di Corso di Porta Romana 3 festeggiava durante la peste a Milano.
“Di anni cinquanta in circha con barba quadra et longa, né magro né grasso, né bianco né nero. Comparisce ogni giorno in carrozza superbissimo con sedici staffieri giovani, sbarbati. Questi vestiti di livrea verde dorata e sei cavalli tirano la sua carrozza”; questo quanto riportano i documenti.
Proviamo per un attimo ad immaginare, mentre indosso si portava la calzamaglia, per strada i cadaveri, e dalla finestra la musica.
Musicanti suonavano, donne ballavano e il diavolo di Corso Porta Romana 3 a gorgheggiare il suo vino, forse con occhi bramosi delle movenze femminili.
La leggenda popolare vuole che a pericolo peste scampato, per chi lo aveva scampato.., rimanesse nitido il ricordo del marchese.
Perché? Perché a quanto pare a casa Acerbi non ci furono morti, e l’unico sangue che scorse fu il vino rosso.