Intervento record al San Raffaele di Milano: spina bifida corretta in utero!
Accaduto poche ore fa un’operazione da record al San Raffaele di Milano: correzione in utero della spina bifida.
Poco più di due ore di intervento questa mattina al San Raffaele di Milano. Una futura mamma si è sottoposta alla delicata operazione per correggere la spina bifida del suo bambino. Il tutto accaduto in utero, in completa sicurezza per madre e nascituro.
L’equipe medica di ginecologi e neurochirurghi dell’Irccs del Gruppo ospedaliero San Donato – coordinate da Massimo Candiani, primario di Ginecologia e Ostetricia, e da Pietro Mortini, primario di Neurochirurgi – è intervenuta alla 19° settimana usando una tecnica innovativa, utilizzata per la prima volta in Europa. In sala operatoria erano presenti anche ostetrici-ginecologi, neurochirurghi, anestesisti, infermieri e ostetriche specializzati.
Che cos’è la spina bifida?
Prima di parlarvi dell’intervento ci pare giusto darvi la definizione del problema che aveva il bambino.
La spina bifida è una malformazione o difetto neonatale dovuto alla chiusura incompleta di una o più vertebre, risultante in una malformazione del midollo spinale (definizione tratta da Wikipedia).
L’intervento
Gli specialisti dopo aver fatto una piccola incisione nell’utero sono entrati nella sacca amniotica esponendo il dorso fetale con la malformazione. In questo modo hanno potuto correggere totalmente il difetto, riparando con strumenti di micro-chirurgia la spina dorsale del bambino.
L’intervento è più che riuscito. Stanno entrambi bene e il piccolo dovrebbe nascere alla 38° settimana. Entrambi verranno seguiti scrupolosamente per i mesi rimanenti.
Il dottor Mortini ha evidenziato come i bambini che si sottopongono a questo intervento quando ancora in utero, avranno meno problemi neurologici e maggiori possibilità di recupero rispetto a quelli che vengono operati dopo pochissimo tempo dalla nascita.
Persino un medico internazionale ha voluto assistere a questo grandioso intervento al San Raffaele di Milano: Fabio Andrioli Peralta, ostetrico ginecologo ed esperto in chirurgia fetale di San Paolo (Brasile), che ha sviluppato e potuto utilizzare questa tecnica su più di 200 pazienti.